mercoledì 1 maggio 2013

crumble vegan

avevo provato la versione "normale" poi l'ho aggiustata togliendo burro e uova
300 gr di farina
150 gr di zucchero
1 bustina di lievito
1 cucchiaio di fecola di patate
60 ml di olio di semi
mezzo bicchiere di acqua fredda, circa

mescolare le farine lo zucchero e il lievito con l'olio,aggiungere acqua a cucchiai. impastare con le mani, formare 2 palle dello stesso peso
sbriciolare la prima sulla tortiera, spianando leggermente lo strato, in modo da poterci poi stendere la crema, stendere la crema di nocciole, ricoprire con l'altro impasto sempre sbriciolato, poi in forno a 180° per 30 minuti


stavolta ho messo la crema di nocciole per fare contento vangogh, ma secondo me con la marmellata rende meglio, o anche con le mele, avendo cura di tagliale a pezzetti e cuocerle un pò prima di farcire la torta


crema di nocciole

la ricetta l'ho trovata su questo blog: http://natural-mente-stefy.blogspot.it/
100 gr di cioccolato fondente
50 gr di nocciole tostate
60 ml di olio di semi
80 gr di zucchero di canna
100 gr di latte di soia
tritare le nocciole , il cioccolato e lo zucchero nel frullatore, aggiungere poi il latte e l'olio e mescolare ancora bene.
Volendo,fare cuocere a bagnomaria finchè la consistenza non sarà quella desiderata

io il passaggio del bagnomaria l'ho saltato, ho usato la cremina per farcire il crumble vegan


mercoledì 20 febbraio 2013

TORTA DI ARANCE DI API

La prima volta che l'ho mangiata fu a casa di un'amica che aveva organizzato un sontuoso tè a cui aveva invitato tutte, ma proprio tutte le sue amiche più care di una vita. Eravamo una ventina, e passammo un pomeriggio veramente fantastico. Sul buffet facevano bella mostra di se parecchie torte, ognuna con il suo cartellino esplicativo scritto artisticamente a mano, ricettina compresa, perchè si sa che in una riunione femminile in cui ci sono torte, devono esserci pure le ricette!
Ed ecco qua...
Ingredienti: zucchero 200 g., farina 300 g., burro 150 g., 1 bustina di lievito per dolci, 3 uova, 3 arance (succo e buccia grattugiata), mandorle dolci spellate e tritate 100 g., uvetta ammollata e strizzata 50 g.
Per la decorazione della torta: 2 buste di zucchero a velo e il succo di un'arancia.

Lavorare lo zucchero con le uova, poi aggiungere la farina, il succo delle arance, il burro fuso, l'uvetta, le mandorle e la buccia delle arance tritata e per ultimo il lievito. Versare l'impasto in una teglia imburrata e infarinata e cuocere in forno già caldo a 180° per circa 40-45 minuti. Far raffreddare completamente la torta. In una ciotola mescolare le due buste di zucchero a velo con due o tre cucchiai di succo di arancia fino ad ottenere una specie di crema densa che andrà spalmata con un coltello su tutta la superficie della torta. Consiglio poi di mettere la torta in frigo per permettere alla glassa di solidificarsi ed evitare che scivoli tutta sul piatto di portata.

venerdì 4 gennaio 2013

Il baccalà della Befana

Ormai sta diventando una tradizione: prima della fine delle vacanze invernali invito alcuni amici a mangiare il baccalà a casa mia. A rotazione, perché l'appartamento è piccolo e riesco a mettere a sedere al massimo 7 persone. La ricetta è un'interpretazione molto libera e molto brasiliana del Bacalhau à Gomes de Sá, un piatto tradizionale portoghese; questa versione mi è stata insegnata dalla moglie del titolare di un ristorante self-service dove andavo a mangiare tutti i venerdì quando abitavo a Recife. Sono riuscita a convincerla promettendole che avrei preparato questo baccalà solo in Italia, per non rubarle la piazza ;-)
La preparazione è molto lunga e complessa, ma ha il vantaggio di potere (anzi, dovere) essere realizzata il giorno prima, così che la padrona di casa possa sedersi a mangiare con gli ospiti senza preoccupazioni e con la cucina in ordine.
La fotoricetta la trovate sulla mia pagina Facebook (accessibile anche a chi non è iscritto).

Ingredienti per 8 persone:
due grossi filettoni di baccalà salato (1,5-2 Kg)
3 cipolle bianche medie
1,5 Kg di patate
una decina di pomodorini
un barattolo di olive nere denocciolate
3 uova
Olio extravergine d'oliva
Sale (potrebbe non servire)

Procedimento:
1) mettere in ammollo il baccalà per 48 ore cambiando spesso l'acqua; lessare il baccalà in acqua bollente per 15 minuti. Scolarlo, immergerlo in acqua fredda, togliere la pelle e le spine e dividerlo in scaglie (vengono via da sole). Deve essere sodo, con le scaglie grosse a carnose (vedi foto).

2) lessare le patate, lasciandone 2 o 3 un po' indietro. Queste saranno sbucciate e tagliate a fette, il resto sarà ridotto a purè. Cuocere 3 uova sode ben cotte; sbucciatele e fatele a rondelle. Affettare sottilmente la cipolla e metterla ad appassire in abbondante olio d'oliva, in un tegame molto grande. Quando la cipolla comincia ad ammorbidirsi, aggiungere i pomodorini (pochi, tagliati in 4), le olive e il baccalà. Tenere il fuoco molto basso. Quando vi sembra pronto, cioè quando vedete che la cipolla comincia a disfarsi e i pomodorini sono cotti, aggiungere le patate lesse e far terminare la cottura. ATTENZIONE: questo è il momento di controllare il sale assaggiando un po' del sughetto sul fondo. Se il baccalà è stato ben dissalato, potrebbe essere necessario aggiustare un po' il sale. Se invece il baccalà era rimasto molto salato, le patate assorbiranno l'eccesso di sapidità e quindi non sarà necessario aggiungerne. Inoltre, verificate che si sia creato un bel po' di sughetto (è fondamentale per la fase 3); se no, aggiungete un po' d'acqua.


3) a questo punto si può comporre il tutto. Raccogliere con la schiumarola il composto di baccalà e porlo sul fondo di una pirofila bassa e larga (io con queste dosi preparo due contenitori da forno usa-e-getta in alluminio, quelli da 6 porzioni). Disporre le fettine di uovo sodo sopra il baccalà. Mescolare il sughetto rimasto sul fondo del tegame alla purea di patate e ricoprire il tutto con uno strato di questo purè saporito. Coprire e mettere a riposare in frigo per qualche ora, meglio ancora un giorno per l'altro.
Infornare per 40-45 minuti o fino a quando si sarà formata la crosticina.
Accompagnare con vino bianco secco o con una buona birra ghiacciata, ma soprattutto con la presenza di amici sinceri con cui condividere questa delizia.